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"Figli di nessuno" è la storia di una straordinaria esperienza collettiva vissuta per due decenni. All'inizio degli anni Settanta, in un frammento di territorio dell'alta Lombardia caratterizzato da uno dei più elevati tassi di sviluppo economico europeo, piccoli gruppi di giovanissimi operai e studenti si incontrano e si aggregano dando vita a un movimento culturale e politico autorganizzato e autonomo da qualsiasi ambito della politica istituzionale e tradizionale. Sullo sfondo di veloci e profonde trasformazioni sociali viene descritto un significativo esempio di quell'agire collettivo che intrecciando bisogni culturali, esistenziali e materiali di critica dell'esistente e di costruzione di alternative, ha testimoniato il bisogno di superamento del dominio delle forme capitalistiche sulla società. Un percorso "autodidatta" di invenzione di una politica antagonista, di scoperta, appropriazione e uso dei saperi prodotti dalle intelligenze più raffinate del pensiero critico. Una storia che racconta di vittorie, sconfitte, repressioni, defezioni, annientamenti, esodi, resistenze.